Un incontro sulla storia del sorriso nell’arte, con Loredana Emili e Domenico Sabatini.
Si ritiene generalmente che in Europa l’espressione del sorriso e sempre esistita, fin dalle prime rappresentazioni, e che e sempre stata sostenuta dai medesimi codici culturali. Il che non e vero.
Il sorriso esisteva nella Grecia arcaica (VIII-VI sec. a.C.) ma non sappiamo cosa significasse. E comunque, poi scomparve nei secoli dei secoli.
Con i significati che oggi gli attribuiamo il sorriso si è diffuso nel mondo occidentale a partire dal XIII secolo. Sorridere (e ridere) divenne un messaggio positivo, ma i codici di buon comportamento rinascimentali (confermati in alcuni passaggi ancora nel ‘700) comandavano di farlo in silenzio e “con la bocca leggermente allargata agli angoli, senza aprirsi”, cioè senza esposizione dei denti. Infrangere queste regole rivelava un carattere meschino e/o un’appartenenza plebea.
Fu solo all’inizio del XX secolo che il sorriso prese la forme e i significati che ci sono familiari, anche per una nuova ed efficace offerta di competenze odontoiatriche, ma soprattutto per nuove regole culturali.
A cura di: A cura di: Il Club degli Incorreggibili Ottimisti.